• AlterFestival, liberi di pensare

    AlterFestival nasce nel 2012 dall'unione di diverse associazioni culturali che, in alternativa al festival di trento, intendeva offrire un Pensiero Altro su temi quali la macroeconomia e la geopolitica rispetto al pensiero dominante

    Da allora, AlterFestival ha creato oltre 80 eventi tra conferenze, presentazioni di libri e documentari, eventi aggregativi, dibattiti allo scopo di offrire alla comunità un collettore di idee (apolitiche e apartitiche) libero e aperto a tutti, dove poter sviluppare strumenti concettuali alternativi per interpretare la complessità dei tempi correnti da una prospettiva nuova.

    In questo progetto ultradecennale è stato determinante il contributo di pensatori, giornalisti, economisti, filosofi, esperti di geopolitica e tecnici per modificare la vocazione metapolitica e divulgativa del festival in direzione politico culturale.

    L'associazione AlterFestival, infatti, inizialmente rifiutava il confronto politico in quanto ritenuto contaminante al concetto di libero pensiero. Quando l'informazione mainstream ha distorto il metodo scientifico per contaminare il libero pensiero di dogmi antiscientifici, il nostro Festival ha scelto di abdicare al ruolo di ente terzo non politico per accedere al ruolo di entità politica, oltre che culturale, al fine di contrastare il pensiero egemonico non piu solo attraverso eventi culturali fisici, ma anche attraverso gli strumenti digitali algoritmici. Muovendo dal progetto (2020) di "Centro poco" - avente l'ambizione di trattare la complessità dello scibile umano - AlterFestival ha pensato e organizzato il "I˚ Festival dell'informazione indipendente italiana" e il "I˚ premio al buon giornalismo", dedicato alla memoria di Giulietto Chiesa (1940-2020).

    Nella stessa occasione AlterFestival ha promosso (ripromettendosi di realizzare) la creazione di un network digitale, liberamente consultabile, al fine di agevolare la comunicazione dell'informazione attraverso l'utilizzo di strumenti di intelligenza connettiva, fondati sull'uso etico e valoriale degli algoritmi di intelligenza artificiale e dei social network. Per questo l'associazione svilupperà, sotto l'insegna del dominio Alternativo.news, accedendo a fonti di finanziamento private come pubbliche, un network di servizio (per la libera informazione) dedicato a tutti i creatori di contenuti, ai giornalisti indipendenti, siano essi blogger, o titolati professionisti del mainstream, al fine di consentire un accesso alle notizie personalizzato e semplificato per tutti coloro che intendano comprendere la complessità del mondo.

    AlterFestival, l'altro modo di... Partecipare, Imparare, Agire

     

    Prossimi eventi

     

  • Pranzo sociale con Raffaella Regoli

    Libro: "i padroni dell'OMS" presentazione con Raffaella Regoli
    Pranzo sociale con Raffaella Regoli
    Presentazione del libro "I padroni dell'OMS"

    Presentazione del nuovo libro di Raffaella Regoli: "I padroni dell'OMS" emergenze, trattati pandemici, vaccini, greenpass globale.

    Domenica 25 agosto 2024 presso il Circolo Operaio Paganini, via S. G. Bosco n. 5, Rovereto

    • 10:30 Apertura
    • 11:00 Presentazione libro
    • 12:00 Pranzo sociale riservato ai soci

    Evento privato riservato ai soci, preferibile prenotazione del posto, sia per la presentazione che per il pranzo. Prenotazioni tramite l'invio di una email a info@alterfestival.it indicare eventuali intolleranze alimentari o stili di alimentazione alternativi.

     

  • Pòlis, Politikè, Polemos. Skholé, la Scuola delle tre P

    Pòlis, Politikè, Polemos. Skholé, la Scuola delle tre P
    a cura di Gaspare Nevola

    Terza lezione

    Democrazia, un brand di successo. Esplorazione di un universo

    Orario:  dalle ore 10.30 alle ore 12.30

    Luogo: Sede AlterFestival, via Orefici 9, Rovereto (TN)

    Il corso è gratuito ed è costituito da cinque lezioni. E' gradita l'iscrizione inviando una email a info@alterfestival.it

    Apertura alle ore 10.00, ingresso libero 

     

    Presentazione del corso

    DIALOGO TRA UN PASSANTE E LA SKHOLÉ

    PASSANTE: Voi parlate di politica! Fatelo pure, se volete… lo fanno in molti. Ma a me non interessa, e guardate che interessa a ben pochi. Io ho già le mie idee… La politica serve a “quelli che fanno politica”: per fare soldi, per fare carriera, per avere privilegi, per fare intrallazzi e prendere in giro la gente sciorinando bla-bla-bla. E poi la politica è, quasi sempre, una cosa sporca, fatta di falsità e corruzione… È inutile che stia a perdere il mio tempo con voi, ho altro da fare… È inutile che vi mettiate a difendere la politica: è una causa persa!
    SKHOLÉ: Ma noi non vogliamo “difendere la politica”. Facciamo altro. E poi, ci scusi, ma lei sa davvero cosa e quante cose è la politica? Sa come funziona? Ha idea delle sue molte facce e di come si annidi in ogni dove (anche dove meno ce la si aspetterebbe)? Si è mai chiesto, ad esempio, come mai la parola ‘democrazia’ abbia avuto tanto successo nella storia e bene o male continua a essere un brand tanto fortunato? Venga a sentirci… Magari si diverte anche un po’, scopre qualcosa di curioso o di inaspettato… Per farle cambiare idee? Ma quando mai, questo è affar suo, a noi non interessa. A noi interessa istigare al “sorriso della conoscenza”, non indicare cosa pensare. Non ci interessa dirle da quale parte girare all'incrocio. E si ricordi, caro mio, che la strada che ogni giorno percorriamo è piena di incroci, anche dove non sembra… E ogni volta bisogna capire dove svoltare, caro mio…


    ANDARE A SCUOLA? MA DAI… 

    Andare a scuola?! Sì, ma chiariamoci. Scuola nel senso di skholé, come era intesa nell'antica Grecia, la civiltà da cui abbiamo ereditato gran parte del linguaggio con cui parliamo delle cose di interesse pubblico e il linguaggio della politica. Skholé indica uno spazio fisico e culturale dove trascorrere piacevolmente il tempo libero: lo spazio dell'otium latino, dove esercitare, attivare e coltivare le facoltà intellettuali, dell’intelligenza che è comprensione delle cose, dove fare lezione e dialogare LIBERA-MENTE, indipendentemente da specifici e immediati “scopi pratici”. Skholé è una scuola per comprendere quell'insieme fatto di POLIS, POLITIKÈ, POLEMOS: le tre parole con cui i Greci nominavano le diverse facce, tra loro interdipendenti, di quel caleidoscopio che è la politica. 
    POLIS ci rammenta che la politica costituisce il tessuto della città (polis) come convivenza civile tra diversi, come comunità politica. 
    POLITIKÈ téchne ci rammenta che la politica è anche competenza tecnica per il governo e l’auto-governo della città e degli affari pubblici, per amministrare e per approntare le politiche pubbliche.
    POLEMOS ci rammenta che la politica è anche conflitto e lotta, tipicamente ineliminabili in un mondo caratterizzato da pluralismo dei valori, da antagonismo delle fedi, degli interessi materiali e delle ideologie, poiché un mondo senza pluralismo, antagonismo e conflitto sarebbe un mondo senza libertà, sarebbe cioè un mondo totalitario, un’utopia o una distopia a seconda dei gusti.
    Alla nostra Skholé non interessa indottrinare, né insegnare come diventare amministratori pubblici o “professionisti e mestieranti della politica”. Interessa stimolare a comprendere che cosa è la politica e le sue millanta sfaccettature: comprendere perché l’uomo (e la donna, beninteso) è un “animale politico” e cosa questo significhi e implichi ai nostri giorni.
    Negli anni ’70 dello scorso secolo, il socio-antropologo e filosofo Ivan Illich sosteneva la necessità di “descolarizzare la società”. Coglieva i limiti, i guasti e gli effetti perversi che l’istituzione scolastica (con le sue rigidità, standardizzazioni, dogmatismi e funzionalismi) aveva seminato nella vita sociale e nelle pratiche culturali. L’effetto finale di questo processo che chiameremmo di “moderna scolarizzazione della società” è stato quello di impoverire la forza creativa, educativa, critica e virtuosa dell’apprendimento e dell’uso della cultura, e così svuotare anziché arricchire la “cassetta degli attrezzi” dei giovani e dei cittadini tutti.
    La Skholé curata dal prof. Nevola intende muoversi in un’altra direzione, solo apparentemente opposta a quella adombrata da Illich: “socializzare la scuola” e attualizzare il senso del suo antico e originario significato. E con questo portare la scuola e la cultura nella vita sociale e civile. A tal fine POLIS, POLITIKÈ, POLEMOS persegue l’ambizioso progetto di contribuire a un Rinascimento del “senso della scuola” nella vita contemporanea, mettendo a disposizione delle persone competenze e strumenti culturali in grado di alimentare l’Autonomia del giudizio di ciascuno nel decifrare le nozioni, le narrazioni e le informazioni che si affastellano il nostro mondo e le nostre idee di politica. Si tratterà di mettere sempre meglio a fuoco il vocabolario, la semantica e la sintassi del linguaggio con cui solitamente parliamo di politica. L’obiettivo sarà di perseguire una maieutica che aiuti le persone a darsi una voce critica ma rigorosa di fronte al “mondo dato per scontato” che pesa su di noi e che ci imprigiona già dentro le nostre teste.
    “Com-prendere” (“prendere con sé”): è, allo stesso tempo il mezzo e il fine tanto della conoscenza teorica e pratica, quanto della comunicazione che ha luogo tra quei singolari “animali politici” che sono gli esseri umani. “Comprendere” è il filo rosso che colora il nostro progetto di PAIDEIA NELLA MODERNITÀ. All'infuori di questo non resta altro che scivolare, lentamente o velocemente, nella “fine della storia”, nel vuoto delle alternative possibili, nell'arrabattarsi a galleggiare e a sopravvivere alla giornata. Una giornata che può rivelarsi durare tutta una vita.


    GASPARE NEVOLA

    Gaspare Nevola è professore ordinario di Scienza politica all'Università di Trento. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e innovative su temi quali cultura politica, democrazia, integrazione europea, conflitto politico, epistemologia. Opinionista per giornali, radio e tv. Cura il sito-blog “Tempi difficili” (https://gasparenevola.net/). In corso di stampa il suo nuovo libro: La convivenza tra diversi.